domenica 11 gennaio 2009

Due domande ai barcellonesi....perchè era presente chi infangò il nome di Beppe Alfano alla Commemorazione!?!

Qualche giorno fa Carlo Lucarelli, sempre sensibile alle tematiche antimafia, poneva su “L’Unità” due domande al sindaco di Catania riguardo al pressapochismo e alla negligenza con cui era stata organizzata la commemorazione di Pippo Fava, direttore de “I Siciliani” ammazzato dalla mafia, anche se qualcuno vi dirà che è stato per debiti di gioco. Voi credete ai secondi, mi raccomando, e non leggete quel giornale! Oggi io invece, che non posso scrivere su “L’Unità”, da qui faccio due domande alle istituzioni di Barcellona Pozzo di Gotto. Le pongo al sindaco, al prefetto di Messina, alla Stazione dei Carabinieri, al Tribunale. Mi rivolgo a loro chiedendo perché nessuno abbia bloccato quel massoncello da circolo che ha insultato Beppe Alfano proprio quando la Sicilia tutta si stringeva attorno alla sua famiglia per ricordarlo nel giorno della sua morte. Perché nessuno degli agenti presenti in sala, quelli in divisa e quelli in borghese della Digos, pagati per garantire l’ordine pubblico e per difendere le vittime, non i carnefici, se lo ricordino, abbia afferrato questo elemento indefinito di origine sgarbiana e non lo abbia sbattuto prima fuori dalla sala, e poi in una cella per una bella nottata a rispondere di calunnia e diffamazione. Così, per togliersi un sfizio verso colui che stava infangando pesantemente un uomo che tanto li aveva aiutati durante le loro indagini sui latitanti svernanti a Barcellona. Ora non serve più Beppe Alfano, vero? Che ve ne fate di un cadavere sfigurato? O adesso è più importante non pestare i piedi agli amici di Corda Frates? Vi chiedo delle spiegazioni, se le avete, e se non le avete prendo per buono un imbarazzato silenzio che nulla toglie alle vostre responsabilità gravissime e di gran lunga più pesanti di quelle di un disturbatore su commissione. Ad una ragazza che l’8 gennaio piangeva la morte del padre avete fatto piangere anche quest’oltraggio. Lei no, ma io ve lo auguro con tutto il cuore di subire l’1% di quello che Sonia e la sua famiglia stanno subendo. Con tutto il cuore. Ecco cosa scrive Sonia, che ho sentito demotivata, umiliata, fiaccata da questo agguato mafioso e codardo. Sarebbe stato bello che anche gli altri relatori avessero preso parola e condannato senza appello quelle indegne parole di una tirapiedi qualunque. Sarebbero state parole diverse, obiettive, e non quelle di una figlia che deve difendere suo padre e che può essere fraternamente compatita, tanto è gratis.

"A sedici anni di distanza dalla morte di mio padre, a Barcellona Pozzo di Gotto, siamo stati spettatori dell'ennesima beffa perpretata alla sua memoria. Durante la commemorazione, affolata, oltre che da tanti cittadini per bene, anche dai soliti "amici" di boss e magistrati corrotti presenti per poter riportare le notizie ai loro padroni, un volgare personaggio ha apostrofato mio padre con epiteti poco garbati. Tutto questo accadeva sotto gli occhi indifferenti di forze dell'ordine”.

Dal blog di Benny Calasanzio ( grazie Nick)
La registrazione della giornata di commemorazioni con grandi ospiti come Carlo Vulpio, Gioacchino Genchi, Sonia Alfano, Aldo Pecora di Ammazzateci tutti e tanti altri.
Radio Radicale

PER NON DIMENTICARE: Cuffaro attacca Falcone!!!!


BERLUSCONI: concorso in strage Falcone e Borsellino

Grazie Francesca

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