sabato 3 gennaio 2009

La riforma della giustizia che piacerà a Cosa Nostra

Scritto da Luca Tescaroli
Mercoledì 31 Dicembre 2008 12:54

L´anno che si sta chiudendo ha visto riesplodere le tensioni tra numerosi settori del mondo politico e la magistratura, a seguito di inchieste e provvedimenti restrittivi nei confronti di detentori del potere di numerose città italiane la cui notizia è prepotentemente deflagrata nei media. Come conseguenza si è riacceso il confronto sulla riforma della giustizia che ha registrato convergenze da parte di esponenti di gruppi politici contrapposti, sfruttando come sponda le gravi vicende che hanno contrapposto gli uffici giudiziari di Salerno e Catanzaro, che certamente costituiscono un fatto eccezionale.

L´idea di fondo che governa le menti di molti autorevoli esponenti politici è quella di imbrigliare l´azione del pubblico ministero e di limitare l´uso di uno dei più efficaci mezzi di ricerca delle prove: l´intercettazione. Si è detto di rendere non più obbligatoria l´azione penale, di attribuire al Parlamento la scelta dei reati da perseguire, di separare le carriere tra giudici e pubblici ministeri, di togliere il vincolo di dipendenza dal pm alla polizia giudiziaria, che dipende dalla compagine governativa, consentendole di indagare autonomamente dopo la presentazione della notitia criminis.
Continua

Luca Tescaroli . anteprima libro 'Perche fu ucciso Giovanni Falcone', conferenza Quale Italia per presentare 'Colletti Sporchi'
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