domenica 18 gennaio 2009

Le piazze le decide la tecnologia.....nel 2009 sono virtuali!!!



E' inutile il computer e soprattutto internet ha cambiato i nostri usi. Ormai abbiamo sempre a disposizione un mezzo di comunicazione e c'è chi ne approffitta in ogni momento: chi aggiorna il proprio stato mentre cucina o tramite iphone mentre aspetta l'autobus. Ed in questa grande piazza stanno arrivando, un po' alla volta, tutti.....naturalmente solo quelli che sanno usare il computer e lo possiedono perchè sappiamo che la conoscenza dell'informatica, soprattutto fra gli adulti, è quella che è ( naturalmente ADSL permettendo!).
Comunque riporto di seguito un bell'articolo tedesco che parlo dello strano caso di facebook che censura foto di madri che allattano ma lascia i gruppi e fans club che inneggiano ai mafiosi.....strana cosa!!!
Perchè purtroppo la mafia è padrona delle nuove tecnologie ed è sempre stata brava ad usarle per i suoi scopi.....
Leggetevelo tutto.....seguendo il link.

Il padrino virtuale ovvero la strana morale di Facebook
Pubblicato sabato 10 gennaio 2009 in Spagna
[El Paìs]

La polizia e il social network si rifiutano di censurare le pagine dei criminali mafiosi Riina e Provenzano
Totò Riina, il vero capo dei capi. Bernardo Provenzano, Santo subito. Questi due gruppi di sostenitori riuniscono un migliaio di utenti di Facebook, il social network per antonomasia, questo presunto paradiso di amicizia dove è proibita la nudità, i giovani chattano e si mostrano le foto mentre i meno giovani si scambiano nostalgici ricordi di scuola.
L’esaltazione nel “Libro delle facce” dei due sanguinari capi della mafia di Corleone si è convertita in uno scandalo di dimensioni globali. I familiari delle vittime di Cosa Nostra, tra i quali quelli dei giudici Falcone e Borsellino, assassinati per ordine di Riina e del suo compare Provenzano, hanno richiesto il ritiro delle pagine. Tuttavia dalla sua sede di Palo Alto (California), Facebook ha invocato una strana morale relativista (tette no, criminali si), e si è rifiutato di censurare i padrini.
La divisione e la sorpresa hanno caratterizzato la reazione italiana. La polizia afferma di non poter intervenire perchè gli unici delitti di opinione perseguibili in Italia sono l’apologia di fascismo e la discriminazione razziale. Tuttavia il procuratore antimafia Pietro Grasso ha annunciato di voler indagare perchè sospetta che non ci sia niente di innocente nella questione: “Probabilmente c’è dietro Cosa Nostra”.
Basta un colpo di mouse e l’amico dell’amico del tuo amico è già tuo amico. Se uno entra in Facebook e digita Riina senza accento, appaiono più di 500 foto di ragazzine finlandesi (si vede che Riina è quasi come Maria in Spagna). Tra queste facce bianche e giovani, salta fuori la faccetta scura e rotonda da campagnolo assassino che ha don Salvatore.
Mettendo più a fuoco, se digitiamo Totò Riina, escono 98 risultati. E allora si vede come 6.223 amici si sono iscritti al gruppo elogiativo dal titolo “Il vero capo dei capi”. Come altri 413 utenti chiedono la sua scarcerazione. E come altri 269 appoggiano la santità immediata di Provenzano, anch’egli condannato all’ergastolo e amico virtuale di 259 persone.
Al terzo posto del podio mafioso figura il capo della Camorra Raffaele Cutolo, con 175 amici. La gran parte di loro ci mette il nome e la faccia. E sono, o almeno sembrano, giovanissimi. Per Natale molti gli hanno inviato auguri via Facebook. “Grande padrino”. “Sei il numero uno”.
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