Sicuramente tutti avete letto la risposta di Marco Travaglio a questa puntata.
Qui invece riporto la risposta della redazione di Antimafia 2000, piccolo giornale che fa giornalismo di inchiesta sulla mafia in un paese come il nostro in cui questo tipo di giornalismo non esiste più!
Lavoro duro il loro infatti si devono muovere in un terreno molto delicato ma lo fanno con competenza e determinazione infatti molti degli articoli presenti in questo sito provengono dal loro giornale on line.
Questo giornale ormai ha quasi 9 anni ( Storia di Antimafia 2000)e continua ancora la sua attività a pieno ritmo: i suoi giornalisti non possono contare su grossi stipendi e quasi tutti fanno anche un secondo lavoro.
E' stato chiesto a Lorenzo Baldo , vicedirettore , qual'era il loro segreto.
Racconta che tutto è partito da un gruppo di amici , guidati dal loro direttore Giorgio Bongiovanni: i primi tempi sono stati molto difficili infatti l'inesperienza nel valutare le fondi di informazioni ha giocato brutti scherzi ma il progetto , nonostante le difficoltà, è andato avanti. Anno dopo anno poi la fiducia della gente nei loro confronti aumentava perchè con il loro impegno dimostrava che non erano una meteora ma una realtà fatta per durare......ed ecco arrivare i primi risultati importanti. Il 25 marzo festeggieranno 9 anni.
Mi sembra giusto che anche le loro parole abbiano un pubblico vasto....ecco il loro comunicato.
Spero che questo sia di esempio per tutti.....mollare è sicuramente la strada più facile ma è anche un vicolo cieco!
I deliri di Cossiga per il compleanno di Andreotti
Nella puntata di Porta a Porta del 12 gennaio scorso dedicata ai 90 anni di Andreotti, Francesco Cossiga vomitava senza nominarlo gli ennesimi insulti nei confronti di Gian Carlo Caselli, dando vigliaccamente tutti gli estremi per riconoscerlo.
“In un altro paese – scandiva con veemenza l'ex presidente della Repubblica – lo prenderebbero a calci nel sedere”.
All'interno di una discussione farcita di falsità e mistificazioni relative alla sentenza di assoluzione per Giulio Andreotti, gli ennesimi deliri di un personaggio lugubre come Cossiga hanno risuonato come una campana a morto. Per la libertà e la democrazia del nostro Paese innanzitutto, in quanto non c'era alcun contraddittorio.
Ma anche nei confronti della pseudo intelligenza di chi le pronunciava.
Sicuramente Gian Carlo Caselli ha una colpa. Ed è quella di non essere morto assassinato dai mafiosi su commissione dei molti mandanti esterni cui avrebbe fatto comodo eliminarlo definitivamente.
Quegli stessi esponenti mafiosi nei confronti dei quali il 7 volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti (come sancisce la sentenza di appello e successivamente quella della Cassazione) aveva manifestato fino al 1980 “segni autentici - e non meramente fittizi - di amichevole disponibilità, idonei, anche al di fuori della messa in atto di specifici ed effettivi interventi agevolativi”, contribuendo così “al rafforzamento della organizzazione criminale, inducendo negli affiliati, anche per la sua autorevolezza politica, il sentimento di essere protetti al più alto livello del potere legale”.
In un altro paese un esponente politico con un simile “curriculum” giudiziario verrebbe gettato nel cestino della storia nel disprezzo generale.
In un altro paese colui che difende un simile esponente politico verrebbe messo da parte e gli verrebbe impedito di continuare a pronunciare simili falsità. Il nostro totale dispregio va nei confronti di simili personaggi. Nella certezza che la loro ignominia verrà ricordata dalle future generazioni.
Il nostro più sentito sostegno nei confronti invece di uomini come Gian Carlo Caselli e di tutti coloro che dedicano la propria vita a favore della giustizia.
Giorgio Bongiovanni e tutta la redazione di ANTIMAFIADuemila
90 anni ( con la condizionale ) di Marco Travaglio
Link Andreotti, Il Divo,nei panni di Andreotti
Cossiga da wikipedia, La sua idea per fermare movimento studentesco,
Scontro Andreotti-Qui Milano Libera....GRANDE FANNY!!!
Ma è vero che lei è un colluso con la mafia?
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