Ecco l'ultima novita...........ma prima guardatevi Carlo Vulpio e Clementina Forleo alla presentazione del suo libro Roba Nostra.E' veramente interessante .
Vulpio "In questi libro si scrive di come tangentopoli non sia finita ma anzi rafforzata ed è ancora più efficace e reddittizia di prima. Io sostengo che le procure in Italia sono sempre state più pendenti verso sinistra che verso destra. Quella operazione non è stata completa perche , secondo me, non è che non ha acchiappato i ladri o presunti tali ma ne ha salvato altri. Concordo con le letture di tipo storico che dice che una certa parte della classe politica è stata volutamente risparmiata.Si è delusi perchè quell'altra parte, quella salvata, poi è diventata la classe dirigente di questo paese e che ancora oggi ha una influenza tale che quando si affacciano alla ribalta magistrati indipendenti, tutti insieme destra e sinistra, li usano come bersaglio."
Poi aggiunge..."Bisogna inizare ad interessarsi alla cosa pubblica, alla politica come partecipazione diretta. Oggi non c'è solo la narcosi della televisione ma l'effetto pancia piena, la sazietà che non ci rende reattivi.Perchè le società opulente spesso dimenticano di coltivare se stesse e quindi saranno sempre poco pronte alla reazione."
Via di qui .Cattivi magistrati e cattivi giornalistidi
Carlo Vulpio
Avevo fatto una battuta: avevo detto: i giornalisti, a differenza dei magistrati, non possono essere trasferiti. Avrei fatto meglio a stare zitto. Da lì a poco sarei stato “trasferito” anch’io.
E’ stato la sera del 3 dicembre, dopo che sul mio giornale era uscito un mio servizio da Catanzaro sulle perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procura di Salerno nei confronti di otto magistrati calabresi e di altri politici e imprenditori. link di riferimento
Come sempre, non solo durante questa inchiesta, ma perché questo è il mio modo di lavorare, avevo “fatto i nomi”. E cioè, non avevo omesso di scrivere i nomi di chi compariva negli atti giudiziari (il decreto di perquisizione dei magistrati di Salerno, che trovate su questo blog in versione integrale) non più coperti da segreto istruttorio. Tutto qui. Nomi noti, per lo più. Accompagnati però da qualche “new entry”: per esempio, Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, Mario Delli Priscoli, procuratore generale della Corte di Cassazione, Simone Luerti, presidente dell’Associazione nazionale magistrati.Con una telefonata, il giorno stesso dell’uscita del mio articolo, la sera del 3 dicembre appunto, invece di sostenermi nel continuare a lavorare sul “caso Catanzaro” (non chiamiamolo più “caso de Magistris”, per favore, altrimenti sembra che il problema sia l’ex pm calabrese e non ciò che stanno combinando a lui, a noi, alla giustizia e alla società italiana), invece di farmi continuare a lavorare – dicevo –, come sarebbe stato giusto e naturale, sono stato sollevato dall’incarico. leggete il resto
Pubblicato da eaglette il 12 Dicembre 2008
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