Pubblicato da eaglette il 28 Novembre 2008
......ho paura che la politica voglia distruggere tutto: perchè se noi ci dividiamo la mafia vince!!!!
L'antimafia spaccata e ferita dai colossi politicizzati dell'antimafia
Scritto da Ufficio di Presidenza gioved� 27 novembre 2008
Sta accadendo un qualcosa di inquietante e disgustoso.
L'antimafia civile e sociale attaccata da colossi politicizzati dell'antimafia. La politica è riuscita a fare quello che non era mai riuscita a fare la mafia, nemmeno con le sue infiltrazioni (che si sono state e sono state pesanti). Il metodo è lo stesso, mafioso o stalinista, come lo si voglia chiamare. Dopo essersi "comprati" strutture e uomini, dopo aver posto le basi del ricatto, oggi agiscono per cancellare quell'antimafia civile e sociale che non accetta di mostrarsi ossequiosa verso il Potere o reticente e silente verso quei fatti e quei nomi del Potere che si vogliono "intoccabili"...
Le "armi" sono le stesse, delegittimazione, accuse infamanti, pressioni per piegare la schiena di quanti non chinano il capo davanti alle nefandezze e alle mistificazioni, di ooloro che non rinunciano all'esprimere il proprio pensiero senza ipocrisia, ma facendo nomi e cognomi. E' questa la cultura figlia del compromesso morale che è ormai incarnata dai colossi politicizzati dell'antimafia. Una cultura che accetta la contiguità e la collusione di quella zona grigia, offrendo il proprio manto di copertura.
E' così che questi, chi oggi gestisce "Libera contro le mafie" come chi oggi gestisce la Fondazione Caponnetto, si mostrano amici, ad esempio, di Maria Grazia Laganà, indagata dalla DDA di Reggio Calabria e dalla cui linea telefonica, di parlamentare componente della Commissione Antimafia, il fratello Fabio chiamava il sindaco di Gioia Tauro Del Torrione, legato alla cosca dei Piromalli, per passargli notizie riservate. Fatto gravissimo. Grave come altri, che calpestano la memoria di Antonino Caponnetto e dei martiri della Giustizia, come Rosario Livatino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.leggi il resto
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