sabato 20 dicembre 2008

Pubblicato da eaglette il 20 Novembre 2008
Leggete questo articolo, per non dimenticare chi ha ucciso Borsellino.E' incredibile come un freddo elenco di fatti e nomi di persona possa portare ad una cosa così brutale, un omicidio: se ne parla come se fosse una cassetta di pomodori da acquistare... ma come ha fatto la gente a diventare così....
E' un po' lungo ma leggetevelo tutto.....ne vale la pena: queste sono cose che un bravo cittadino deve sapere e soprattutto RICORDARE!!!!

CHI UCCISE BORSELLINO?I mandanti occulti
Scritto da Alfio Caruso 27 settembre 2008
ALFIO CARUSO - La Stampa 27 settembre 2008 Palermo - Le dichiarazioni rese da Massimo Ciancimino alla procura di Palermo gettano una nuova luce sulla trattativa segreta sviluppatasi fra lo Stato e l’Antistato nella primavera-estate del 1992. E già: finora la versione ufficiale raccontava che soltanto all’indomani della strage di via D’Amelio (19 luglio, massacro di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina) i carabinieri contattarono Vito Ciancimino, l’ex sindaco di Palermo già condannato per reati di mafia. L’allora colonnello del Ros Mario Mori ha sempre affermato di aver incontrato Ciancimino ai primi di agosto nella sua abitazione romana di via San Sebastianello. Massimo Ciancimino è stato un testimone molto attento di quel periodo: era diventato l’ombra del padre, l’esecutore di alcuni suoi disegni al punto che nel 2007 è stato condannato a oltre cinque anni di galera per averne riciclato il tesoro con la complicità d’insospettabili professionisti. Gli investigatori lo ritengono assai attendibile e per di più niente di quanto ha affermato è servito ad alleggerire la sua posizione processuale o ad allontanare la condanna a morte pronunciata sedici anni addietro da Riina. Ebbene Ciancimino ha messo a verbale che gli incontri con il capitano De Donno, il tramite iniziale, e il colonnello Mori incominciarono all’inizio di giugno e ben tre avvennero prima della mattanza di Borsellino e della scorta. Ma sono numerosi gli episodi rievocati da Ciancimino e ciascuno di essi contraddice quanto affermato fin qui dai rappresentanti delle istituzioni.
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